INTERVISTA A LUSAINT

Dimmi che doti hai e ti dirò in quale playlist sei. Potremmo sintetizzare così il mercato discografico odierno. Quasi come se l’Intelligenza Artificiale avesse già deciso per noi, o come se il concetto di targhetizzazione avesse preso il posto del nostro (buon)gusto.

LUSAINT non ci sta. E basta ascoltarla per capirne il motivo. Blues, R&B, Jazz, Pop, Vintage, e se siete dei puristi, anche Blue eyed soul: potreste trovare questo usignolo inglese in ognuna di queste Playlist.

Un caleidoscopio stilistico, cangiante: mondi sonori limitrofi in cui il concetto di confine viene abbattuto dal timbro vocale dorato di Lusaint.
Un futuro già scritto, perché come i cavalli di razza, sai che mentre tagliano un traguardo stanno già ricaricando le batterie per quello dopo. Così ci apprestiamo ad ascoltare SOBER – il singolo di oggi che anticipa l’EP di debutto “Self Sabotage” in arrivo il 27 settembre 2024 – e sappiamo di certo che il prossimo a seguire sarà nuova musica che mette a nudo le emozioni.
E se ci permettiamo di prevedere il futuro è perché abbiamo le idee chiare sul suo passato. Ripartiamo da qui, per poi proseguire.

La songwriter Lusaint – più di 60 milioni di stream collezionati in tutto il mondo – viene da Stretford, (Greater Manchester, Inghilterra). Nel 2019 è esplosa dopo che l’interpretazione della cover “More Than Friends” (En Vogue ‘Don’t Let Go’) ha ricevuto una sincronizzazione televisiva ed è stata successivamente incoronata, nel Regno Unito «la canzone più shazammata in un solo giorno» con oltre 45.000 ricerche!
La sua notorietà nel nostro paese è invece la diretta conseguenza del successo di Fool For You, è il brano con cui si è fatta conoscere anche da noi.

Lusaint, torna con Sober (label Time Records/Distribuzione Believe) appena dopo essere stata ospite sia a Taratata, famosissimo programma musicale televisivo sulla Tv francese, che ad RTL (la seconda stazione più grande della Francia), con il supporto continuo di BBC Radio 1 per ogni sua nuova produzione, e dopo una serie di show a Londra.
Sembra quasi sentire il rumore del vinile mentre partono le prime note del nuovo singolo. C’è una consapevole predilezione per il vintage: sonorità, produzione, stile, magia. Quel non so che di old style che rinasce nel presente.
E poi l’ironia, il gioco di parole. L’essere sobrio inteso come ebrezza d’amore. Perché amare non è semplice ma è necessario, amare non è per tutti, e se poi non sai riderci su, pure peggio!
E alla fine della giornata dirsi “ti voglio ancora”. Ancora nonostante tutto, ancora nonostante tutti. Ancora nonostante noi.

Lusaint ha in programmazione un tour di concerti in Francia nel mese di maggio, mentre il 22 giugno la sua eleganza hollywoodiana, salirà sul palco principale al Metronome Festival di Praga.
E poi, nell’imminente futuro, ci sarà ovviamente un nuovo singolo che si impadronirà di tutte le radio…

 

Lusaint ci ha fornito una bellissima intervista

 

 

Ciao e benvenuta su the front row. Come prima cosa presentati e raccontaci la tua storia artistica.

Ciao, mi chiamo Lusaint! Sono una cantautrice di Manchester, Regno Unito. Canto da quando ricordo, ma ho iniziato a scrivere la mia musica solo pochi anni fa. Trovare il mio sound è stato molto importante per me e mi sento davvero fortunata a poter creare regolarmente questa musica in studio.

Descrivi il tuo sound e quali gruppi e generi ti hanno ispirato di più.
C’è molto pop jazz e blues nella mia musica e sono davvero ispirata da Billie Holiday, Nina Simone, Lianne La Havas, Joni Mitchell e, in questo momento da Olivia Dean.

Raccontaci del tuo ultimo lavoro artistico e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle tue canzoni?
Il mio nuovo singolo intitolato Sober è una canzone di cui sono piuttosto orgogliosa. Proviene da un ambiente tossico in cui mi trovavo e riascoltandolo mi fa capire quanta strada ho fatto come artista e in generale.

Parliamo della tua discografia e carriera: qual è stata la prima cosa che hai registrato, cosa hai registrato fino ad oggi e quante esperienze live hai avuto?
La prima canzone che abbia mai registrato è stata una canzone chiamata “Flowers”. Faceva parte di un progetto scolastico ed è stata la prima volta che mi sono avvicinata alla creazione musicale all’età di circa 10 anni. Da quel momento in cui ho iniziato a scrivere e registrare sapevo che volevo diventare una cantante. Da lì ho scritto testi molto raramente, ma mi sono ripromessa di farlo in una fase successiva. In giovane età scrivevo mi cimentavo più sulle poesie.

Quale tua canzone consiglieresti a chi non ti ha mai ascoltato?
Il mio primo singolo Dark Horse e il video. È stata la prima uscita in assoluto e scriverla con Eg è stata una bellissima esperienza. Sono molto orgogliosa di quella traccia.

Qual è il momento più bello e/o importante della tua vita artistica finora?
L’esibizione su Taratata, un’esperienza straordinaria dove ho incontrato persone incredibili. Anche andare per la prima volta in una trasmissione radiofonica è stato davvero un grande momento.

Usi qualche metodo per mettere insieme tutte le idee che ti vengono in testa?
Di solito faccio registrazioni di note vocali di testi e melodie. Poi li giro al mio produttore e insieme scegliamo il posizionamento delle strofe, del ritornello, ecc. Questo metodo cambia occasionalmente!

Raccontaci un po’ dei tuoi testi
Spesso uso i testi che registro al telefono perché hanno sempre un significato dietro di loro senza che io debba pensarci. Trovo abbastanza difficile sedermi e scrivere le parole poiché le note vocali sono un po’ più profonde e significative.

Quanto è importante per te l’attività dal vivo.
Direi la parte più importante. Adoro stare sul palco e esibirmi live.

Gruppi o cantanti preferiti e quali ti hanno spinto a diventare un musicista?
Lianne La Havas è sempre stata una vera ispirazione. Adoro guardarla dal vivo e il suo primo album è uno dei miei preferiti. Anche Bon Iver. Holocene sarà sempre la mia canzone preferita. Billie Holiday, Nina Simone, Joni Mitchell e Ella Fitzgerald.

Ultimo album (o gruppo musicale) ascoltato.
For Emma-Bon Iver.

Ultima cosa: lascia un breve messaggio che possa convincere anche le persone ad ascoltarti.
Se ami il jazz, il blues e il pop e ascolti gruppi dal vivo, mi piacerebbe che ascoltassi la mia musica.

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