Una tempesta chiamata Megadeth si abbatte sull’AMA Music Festival

Se l’unica cosa certa si dice essere la morte, allora i Megadeth (1 milione di morti per l’appunto) hanno una certezza di granito… e cioè che Dave Mustaine ama il thrash e il thrash contraccambia dannatamente questo amore.

 

 

Con l’ultimo album, “The Sick, The Dying… And The Dead!”, i Megadeth sfornano un nuovo concentrato di riff al veleno che solo la sei corde di Mustaine pare riuscire a non far mai invecchiare.

 

 

Nonostante la sua concezione del thrash non sia cambiata molto dagli anni 80/90 (e gli album dopo Countdown to Extinction ne sono una prova evidentissima tra normali alti e bassi) Dave Mustaine riesce comunque a far si che l’ascoltatore non rimanga mai annoiato nel sentire un suo album! Trova sempre qualcosa con cui farlo sobbalzare dal divano per poi portare quel salto direttamente alle transenne dei suoi  concerti!

 

 

Ieri sera a Villa Ca’ Cornaro, ad aprire per la band californiana, si è presentata una Line Up di indiscusso spessore; per primi si sono esibiti gli italiani Messa, un concentrato di oscuro doom con la voce di Sara a farla da padrone anche nelle parti dove i pezzi appaiono più sperimentali.

 

 

A seguire gli svedesi Katatonia, band decisamente più navigata (in giro dal 1991). Partiti da un classico doom metal si sono nel tempo stravolti incessantemente, una trasformazione continua che non ha fatto che giovare all’ascolto della band, mai banale né ripetitiva!

 

 

Infine i nostrani Lacuna Coil, al momento la band metal italiana più riconosciuta al mondo.

 

 

Cristina Scabbia e Andrea Ferro alla voce, Marco Doti Zelati (basso, tastiere e chitarra), Diego Cavallotti (chitarra) e (dal 2019) il nuovo batterista Richard Meiz, a 4 anni dall’ultimo lavoro “Black Anima”, hanno recentemente fatto uscire un nuovo singolo dal titolo eloquentemente lacunacoiliano “Never Dawn”. Il gremitissimo parterre dell’AMA Musica Festival ha decisamente apprezzato la solita energia che sprigionano dal vivo.

 

 

Il momento è arrivato! Il visual sullo sfondo ci accompagna al virtuale ingresso di un inferno fatto oltre che di fuoco anche di teschi e scheletri, introducendo la sempreverde opening track, “Hangar 18”. Dave Mustaine fa il suo ingresso sul palco raccogliendo l’ovazione dei circa cinquemila accorsi in Veneto in quest’ultimo week end di agosto.

 

 

A seguire Wake up Dead e In My Darkest Hour, altri due capolavori della storia del gruppo suonati alla perfezione con un Mustaine sempre più “italiano” (racconta di aver comprato casa in Italia da pochissimo) e soprattutto in grande spolvero.

 

 

Il meteo è clemente con l’ultima serata dell’AMA Music Festival e i Megadeth regalano un grandissimo show che culmina con la presenza di Cristina Scabbia nell’esecuzione del brano A Tout Le Monde fino alla conclusione con pietre miliari del loro repertorio quali  Symphony of Destruction, Peace Sells e Holy wars.

 

 

Ringraziamo Jacopo Casati di Vertigo e l’AMA Music Festival per il gradito invito.

 

 

Testo e Selezione foto della serata a cura di Luca Iacono

 

Messa

Katatonia

Lacuna Coil

Megadeth

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