Un migliaio di persone per Diodato, che ha portato il suo “Così Speciale Tour” al Teatro Concordia di Venaria (Torino). Avevamo molta curiosità di vedere all’opera il cantautore valdostano, ritornato sul palco a tre anni di distanza dal suo successo al Festival di Sanremo. Tutti sappiamo cosa sia avvenuto a partire dal febbraio 2020: quella che poteva essere l’onda lunga di un successo, forse inaspettata, si è infranta contro gli scogli del Covid-19. Sembrava tutto perso, ma l’artista non si è scoraggiato. Pur rimanendo lontano dai palchi ha continuato a lavorare duro e, dopo l’uscita dell’album “Così speciale”, si è messo in moto ed ha “sganciato” una lunga serie di date, Oltreoceano ed in Europa nel 2022 e approdate in questa primavera in Italia. Una intensa attività live, la sua, che proseguirà anche in estate, toccando tutti i punti della Penisola.
Dicevamo della nostra curiosità, che è stata ben presto soddisfatta, regalandoci anche un pizzico di stupore. Diodato si è presentato sul palco con una bellissima produzione, affiancato da una band composta da 8 elementi e capitanata da un certo Rodrigo D’Erasmo, che tutti gli appassionati conoscono per la grande bravura e professionalità, maturata nell’ambito degli Afterhours. Con lui Lorenzo Di Blasi, Simona Norato, Andrea Bianchi di Castelbianco, Gabriele Lazzarotti, Sire Raul, Beppe Scardino e Stefano Piri Colosimo.
Semplice, ma allo stesso tempo curato, il palco, la cui scenografia è stata creata da Filippo Rossi. Quelli che appaiono come dei paravento in carta di riso, di sapore orientale, si trasformano in grandi schermi, su cui vengono realizzate proiezioni. Anche le luci sono estremamente curate, regalando un grande colpo d’occhio.
E il concerto?
Che dire, davvero favoloso. In scaletta sono stati inseriti 27 brani, estratti dal repertorio dell’artista. Ad eccezione di Babilonia e Mi si scioglie la bocca, interpretati in “solo e chitarra”, tutti gli altri pezzi sono stati esaltati dalla band. Poche parole, tanta musica e 2 ore serrate di spettacolo, con un bis (iniziato proprio con il set acustico) e composto da ben sei pezzi. Un set aperto con il brano che ha dato il nome ad album e tour e concluso con l’ormai immortale “Che vita meravigliosa”. Il pezzo, divenuto un cult grazie alla colonna sonora del film La dea fortuna, diretto da Ferzan Özpetek, ha regalato a Diodato il David di Donatello per la migliore canzone originale e il Nastro d’argento alla migliore canzone originale. Ma al di là dell’apprezzamento della critica gli è valso il riconoscimento del pubblico, che da quel momento ha iniziato ad amarlo e seguirlo con grande passione.
Qui la scaletta ufficiale del concerto.
Così speciale
Ci vorrebbe un miracolo occhiali da sole
Buco nero fino a farci scomparire
Ubriaco
I miei demoni
Fiori immaginari se mi vuoi
Mi fai morire
Ormai non c’eri che
Un po’ più facile
Essere semplice
Cosa siamo diventati
Fai rumore
Un’altra estate
Ma che vuoi che casino
Ci dobbiamo incontrare
Adesso
Vieni a ridere di me
BIS:
Babilonia (acustico)
Mi si scioglie la bocca (acustico)
Lasciati andare
Ciao ci vediamo
Cretino che sei
Che vita meravigliosa
Ringraziamo Arianna Galli di Wordsforyou
Testo a cura di Aurelio Heyrace
Foto Copertina di repertorio (a cura di Vincenzo Nicolello)