Venerdì 13 luglio ore 21:15, Anfiteatro del Vittoriale.
È una sera estiva insolitamente fresca e ventilata, e l’attesa fra la platea e le gradinate gremite (il concerto è sold-out da settimane) è palpabile.
Questa sera Tener-a-mente, il festival che attira ogni estate grandi artisti nostrani e stranieri nel piccolo paese di Gardone Riviera sul Lago di Garda, si arricchisce con uno dei nomi più attesi della stagione: Antonello Venditti.
Cantautore, considerato uno degli esponenti più significativi della Scuola Romana, ha venduto nella sua lunga carriera oltre 30 milioni di dischi.
Ed eccolo salire sul palco, proprio sul finire del crepuscolo, salutando il pubblico con Raggi di luna, grande successo dall’album Benvenuti in paradiso del 1991.
Basta dare un veloce sguardo agli spettatori, che già tengono il ritmo battendo le mani, per capire che questo sarà un concerto multigenerazionale, che unirà ai fan storici le nuove leve, attirate dalla versatilità di Venditti, in grado di spaziare nel sound e nei temi, dai testi intimi a quelli socialmente impegnati, dai ricordi del liceo e delle sue piccole enormi sfide alle bassezze della politica.
Venditti ha preparato un concerto speciale per i 40 anni di uno dei suoi dischi più famosi: Sotto il segno dei pesci. La lunga esibizione (3 ore e mezza di grandi successi, dagli anni Settanta ai Duemila) è infatti divisa in 4 parti: una prima di brani misti, una seconda più intima dove il cantante si esibisce al piano, una terza dove ripropone l’intero album Sotto il segno dei pesci insieme alla storica band Stradaperta, l’ultima di nuovo miscellanea.
Venditti mescola epoche e successi, da I ragazzi del Tortuga (2015) a Stella (1984), per arrivare finalmente a Lilly, grande successo del 1975 balzato in testa all’hit-parade, coraggiosa e struggente canzone sulla tossicodipendenza da eroina.
Il cantautore romano è in grande forma stasera, in dialogo con il pubblico trascinato dalla sua voce e dalla sua gestualità: alle canzoni affianca lunghi interventi dove spiega, approfondisce, commenta i brani con appunti stilistici e retroscena biografici. Così vengono ricordati con commozione gli amici scomparsi Fabrizio De André e Lucio Dalla, oltre al batterista Marcello Vento.
Ma ecco che dopo la storica Notte prima degli esami (particolarmente calzante a luglio) inizia la rievocazione di Sotto il segno dei pesci con l’omonimo brano. L’emozione è palpabile fra gli spettatori, mentre gli Stradaperta prendono posto sul palco. Inizia così un vero viaggio nel tempo, nei ricordi, quando i dischi potevano contenere solo 8 brani o poco più, in un album che ha segnato la storia della musica italiana.
La serata, ormai notte, continua con altre pietre miliari della sua carriera, per giungere al gran finale con Benvenuti in paradiso, In questo mondo di ladri e Ricordati di me, al cui ritmo il pubblico si abbandona, alzandosi in piedi e ballando sotto il palco.
Grazie Venditti per questa indimenticabile serata, per questo viaggio in quarant’anni di splendida musica d’autore (e nella storia stessa dell’Italia).
Prossimo appuntamento: domenica 14 luglio con Ghemon.
Grazie Ja-La per l’invito.
Testo a cura di Anna Travagliati.