Un funambolo del rock, una stella che difficilmente passa inosservata, e una musica che non può essere che l’avanguardia della nuova power rock revolution.
In un epoca di cloni e ingannatori, ecco che Fantastic Negrito si è preso la sua scena, per mostrare un talento cristallino e una laurea in performance e voglia di stupire.
Dopo il sold out di Largo Venue a Roma (una bella notizia per una capitale musicalmente depressa) ecco il Circolo Magnolia e il suo grande spazio all’aperto, che attende il musicante di Oakland e la sua band.
Prima di loro, però, un plauso va fatto ai due pazzi scatenati dei Superdownhome, un binomio musicale nato nel giugno del 2016 a Brescia. Vestiti come due gangster anni ’70, i ragazzi picchiano duro con ritmi serrati di un blues rock malato, figlio di un Tom Waits in acido e di basi che sfruttano a pieno (e bene) la contaminazione tra occidente e americanismo rurale. Un energia perfetta per dare il là a Fantastic Negrito e il suo gruppo, che dopo due sold out torna a Milano, condito da un momento di pausa nella scrittura dopo l’uscita del suo ultimo album Pleas don’t be dead (lo trovate qui recensito: https://dev.easyteam.org/thefrontrow/recensione-please-dont-be-dead-di-fantastic-negrito/), ma sempre di grande forza e capacità spirituale. Più difficile è stata la sua vita per Xavier Amin Dphrepaulezz (vero nome dell’artista), ottavo di quindici fratelli e costretto su di un letto di ospedale per quattro mesi di come, più lo stesso ha risposto forte e compatto, dimostrando sul campo dei live tutto il suo splendore.
Blues-rock colorito e voglia di stupire, con movenze teatrali e una voglia infinita di essere un predicatore positivo in questo mondo di bulli e propagandieri. Questo il suo mantra, condito da accordi che vengono fuori dalla campagna brulla e difficile della sua Oakland, e che si trovano a perfetto agio in un America che ha smarrito la strada. Lo potremmo trovare nel bellissimo documentario ultimo di Roberto Minervini (Cosa fare quando il mondo è in fiamme, da vedere), ma lo si potrebbe anche incrociare fuori da una chiesa dove il gospel nero va oltre la religione, perché Fantastic Negrito è uno che dimostra sul palco di avere molte vite, e di giocare con il folk e la sua anima per mostrarci la strada.
“È un buon momento per essere un artista”, aveva detto alla stampa prima del suo arrivo in Italia, ed ecco allora che la sua filosofia ha preso vita, e fuoco, ieri sera, lungo un tragitto musicale che è andato indietro sino agli anni ’70, quando il suo outfit era l’ideale e la voglia di libertà che ispira la sua musica una vera religione.
Tra i suoi pezzi musicali più pregiati, come la bellissima Bad Guy Necessity e la sagace An Honest Man, il buon Fantastic Negrito ci ha regalato anche la cover di Where Did You Sleep Last Night, cantando di una donna e di una canzone che viene da lontano, da quel pezzo di storia black-roots che lui oggi incarna alla perfezione.
L’immagine del suo live al Magnolia sta tutta nel balletto tra una madre e sua figlia adolescente, che insieme a Fantastic Negrito sono state ieri sera testimoni di un passaggio generazionale, grazie ad un genio fatto di classe musicale e performativa.
Una dedica particolare a “The real Mr. Deeroo“
Prossime date venerdì 14 giugno alla Rocca Malatestiana di Cesena (FC) nell’ambito della rassegna musicale Acieloaperto e sabato 15 giugno al Parco della Musica di Padova. I biglietti già in vendita sui circuiti ufficiali.
Ringraziamo Barley Arts e Ja.La. Media Activities per il graditissimo invito e il Circolo Magnolia per la consueta accoglienza.
Testo a cura di Andrea Alesse
Foto a cura di Stefanino Benni
Fantastic Negrito:
Superdownhome: