Sunday Morning, la recensione di FOUR

Sunday Morning      

FOUR

Bronson Recordings

 

La maggior parte dei brani di questo disco sono stati scritti durante i tre mesi passati a New Orleans, dov’ero assistente all’Esplanade Studio. Entrare in quel mondo – e avere l’opportunità di lavorare al fianco di una leggenda come Daniel Lanois  –  ha aperto in me una nuova ispirazione che aveva come punto di partenza l’approccio allo strumento. Per la prima volta nella mia vita sono esattamente dove vorrei essere, dentro questa aria spessa che ti si attacca alle braccia e su questa sedia, sotto questo portici.”

Ci parla così Andrea Cola (componente del gruppo cesenate) di FOUR, nuova avventura del viaggio musicale dei longevi Sunday Morning. Un disco di alta intensità, in cui l’epicità di lunghe distanze alt-folk, e di passeggiate in chiaroscuro in vallate nostalgiche, cerca una via acustica all’insegna della qualità. Ecco come FOUR cerca allora spazio in poesie musicali che si legano alle chitarre di Old Fashioned Lover Boy, con cui i nostri hanno in comune la passione per una certa America, e alla sintonia di un rock figlio di Lou Reed (Dreamer su tutte).

A spasso tra i sentimenti con i Sunday Morning, per cantare di visioni suggestive e dense, in una prova superata a mani basse con un nuovo trattato musicale da loro firmato ad aprile 2019. In pausa dal 2007 a 2014, i nostri si sono ora quindi cimentati con una forma canzone chiara e liturgica, cercando  anchein affetti personali (Waste My Time) la rivincita del loro apsetto musicale.

Si collezionano strategie di rock composto con sacralità, come in Lovers-Tramps, nrano in cui il pizzico di chitarra dietro la voce segue il ritmo del sorseggiare una birra nel deserto per cercare un riparo, con l’amore nel proprio cuore. Non è un caso che i Sunday Morning abbiano aperto alcune date per il profeta Micah P. Hinson, cantante con cui i condividono anche la bellezza eterna di ballad come May You Heart. Diavoli che si sciolgono con archi e canti sovrani, prima dell’affermazione di We Were Wrong, dichiarazione fatta con un ritmo alla Passenger e voce femminile.

Agguantateli dal vivo, allora, per vedere e toccare FOUR:

19.05 – MILANO, Sound (w/ The Slow Readers Club)

25.05 – BOLOGNA, Covo

05.06 – MARINA DI RAVENNA (RA), Beaches Brew @ Hana-Bi

 

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

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