“Questo disco è la nostra dichiarazione d’amore alla musica, di quanto crediamo nei rapporti umani, nella stima reciproca, e di quanto sia meraviglioso suonare insieme. lo dedichiamo a tutte le persone che vogliono continuare a seguirci nel nostro viaggio: da Bologna, al Mali, agli Stati Uniti, al Nord Europa e in qualsiasi altro posto vorremo andare. chiudete gli occhi, aprite il vostro cuore e godetevi il nostro disco. godetevi Minor Mali”.
Ci parlavano così i Minor Swing Quintet del lor disco intitolato Minor Mali, che è uscito lo scorso 8 giugno. Un concentrato di ritmo e amore per un suono fresco e percussivo, garante dell’idea di contaminazione e amicizia musicale.
Domani, 10 novembre, i nostri si esibiranno al JAZZMI, alle ore 11 presso lo spazio Intesa SanPaolo, per un live gratuito tutto da vivere.
In attesa, li abbiamo intervistati.
1 Il futuro è la contaminazione e voi MInor Swing in questo siete avanti. Ma come la mettiamo con la brutta aria che tira in giro col ritorno dell’identità e dei confini?
Minor Swing Quintet: La contaminazione è sempre stata la naturale e spontanea linfa all’interno del nostro quintetto, ci piace mescolare tutte le nostre conoscenze ed emozioni, musicalmente e umanamente; in un momento in cui si parla sempre più di confini e muri, noi continuiamo nel nostro piccolo a sconfinare, ad aprire varchi, descriviamo il mondo per come lo continuiamo a vedere e ci esprimiamo per quello che siamo: un’identità variegata e ampia mai selettiva o unitaria…come una bella boccata d’aria fresca!
2 Viste le premesse, come nasce il vostro spirito variopinto e multiculturale? Provate molto insieme?
Minor Swing Quintet: In realtà la maggior parte delle prove dei Minor è sui palchi, non proviamo tantissimo, è proprio il live che ci permette di costruire insieme i brani, ogni volta con sfumature diverse e il contatto con il pubblico è parte integrante e fondamentale di questo processo: è uno scambio continuo da cui attingiamo colori, stimoli e idee.
3 Quali sono i vostri ascolti maggiori in questo momento?
Minor Swing Quintet: Ognuno di noi stilerebbe una lista infinita probabilmente, quindi ti diciamo gli ascolti comuni che ultimamente, nei viaggi in furgone tra una data e l’altra, ci hanno fatto compagnia: Vulfpeck, Ibrahim Maalouf, Bello Figo, Limp Bizkit, Tiziano Ferro e un po’ di classica che non guasta mai.. decisamente una playlist “Minormale” come noi.
4 La musica, secondo voi, ci salverà dal buio culturale? In questo, avete una responsabilità anche voi, positiva si intende.
Minor Swing Quintet; Credo che in realtà ci sia molto fermento culturale e artistico, bisogna solo tenere occhi, orecchie e cuore aperti, noi semplicemente cerchiamo di facilitare questa apertura con la nostra musica; è una responsabilità certo e non sempre ci si riesce in pieno ma preferiamo vederla come una grande opportunità da non sprecare, anzi da cogliere e portare avanti ogni giorno col sorriso!
Andrea Alesse
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