We debate

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Scopo di questo progetto è quello di fornire a tutti i protagonisti dell’Educazione alla Cittadinanza il sostegno e le risorse necessarie perché i giovani possano avere un ruolo sempre meno passivo e sempre più propositivo nella società, imparando a difendere le proprie opinioni, nel rispetto di quelle altrui.
Dibattere temi soprattutto quelli legati all’attualità politica, sociale, economica, scientifica e culturale  fa crescere gli studenti, poiché fa cogliere gli aspetti più concreti della realtà, al di là di ogni facile populismo.
Ogni tema può essere oggetto di dibattito, purché siano riconoscibili posizioni opposte da sostenere all’interno delle modalità scelte in base ai diversi più diffusi metodi di Debate. Si evidenzia che nel corso del Debate possono essere sostenute anche tesi non coincidenti con la propria convinzione.
Il dibattito è dunque proposto come sport mentale tra i partecipanti, ma soprattutto per favorire, attraverso la contrapposizione delle opinioni, la formazione di una maggiore consapevolezza e coscienza tra coloro che vi assistono ed è di stimolo ad una maggiore partecipazione.
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attività di preparazione degli studenti, che devono trovare la propria strada autonomamente, per documentarsi, suddividersi i compiti, prevedere una strategia di interventi, formarsi un’opinione (non necessariamente la propria) e difenderla.
Un dibattito non è una discussione libera. In una discussione, infatti, si coltiva una conversazione
senza precise regole, allo scopo di rispondere ad una domanda aperta. E’, invece, una discussione governata da regole ben precise, alle quali è necessario attenersi, se si vuole riportare un esito positivo.
Ciò detto, vista la trasversalità e la matrice valoriale, il Debate si pone in coerenza con i traguardi di competenza, gli obiettivi di apprendimento e le attività riguardanti l’insegnamento dell’ educazione civica.

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