Un importante assunto del modello Senza Zaino è che ogni apprendimento che si possa definire significativo debba essere inevitabilmente legato a esperienze a tutto tondo, gratificanti, emotivamente intense, in cui ci si mette “in gioco” con l’intera persona.
Il gioco è per i bambini un’esperienza complessa e coinvolgente che permette loro di partecipare, di essere protagonisti, di apprendere attraverso il fare, in modo costante e naturale, accrescendo le loro conoscenze e competenze non solo disciplinari, ma anche sociali.
Le attività di didattica ludica che nella scuola Ungaretti mettiamo in atto quotidianamente nascono da un modo di guardare allo stare a scuola dove gioco e apprendimento sono una coppia vincente, non parole contrastanti, e scardinano l’idea per cui a scuola si debba lavorare necessariamente con fatica: il coinvolgimento della didattica ludica porta tra l’altro a livelli di concentrazione e presenza molto elevati, difficilmente raggiungibili da tutti i bambini con altre forme didattiche.
Ecco perché anche tutto il corpo docente costantemente si forma su come lavorare e rendere efficaci le proprie modalità ludiche di lavoro. E’ successo nel mese di novembre con la formazione di ludodidattica di Alessandro Solfrizzo e… le insegnanti hanno appreso divertendosi molto!
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