statuto studenti

Statuto delle studentesse e degli studenti

Lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria è un regolamento governativo emanato emanato per decreto del presidente della Repubblica

Descrizione

Lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, comunemente abbreviato in statuto degli studenti, è un regolamento governativo emanato per decreto del presidente della Repubblica che configura una sorta di documento fondamentale per gli studenti che frequentano la scuola secondaria italiana;[4] dev’essere rispettato da ogni istituto nella stesura del proprio regolamento interno e del progetto educativo.

Lo scopo dello statuto è quello di stabilire un sistema equilibrato di diritti basato su regole chiare e condivise.

Nasce dal confronto aperto dal Ministero della pubblica istruzione, su iniziativa del ministro Luigi Berlinguer, con gli studenti attraverso le varie consulte provinciali degli studenti, emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 249 del 24 giugno 1998, n. 249.

Indirizzi di studio collegati

Tempi e scadenze

Articolo 1: Vita della comunità scolastica

19

Mag

Articolo 2: Diritti

19

Mag

Articolo 3: Doveri

19

Mag

Articolo 4: Disciplina

19

Mag

Articolo 5: Impugnazioni

19

Mag

Articolo 6: Disposizioni finali

19

Mag

Contatti

Struttura responsabile del documento

Ulteriori informazioni

Riferimenti normativi
Nasce dal confronto aperto dal Ministero della pubblica istruzione, su iniziativa del ministro Luigi Berlinguer, con gli studenti attraverso le varie consulte provinciali degli studenti, emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 249 del 24 giugno 1998, n. 249. Lo statuto è stato modificato con il DPR del 21 novembre 2007 n. 235 "Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria". Il D.P.R. 235/07 inserisce nello statuto l'art. 5-bis con cui si introduce il patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie e il cui obiettivo primario è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell'iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell'azione educativa. Lo statuto è stato integrato da altre norme, in particolare nell’art. 1 del D.P.R. n. 235 del 2007, norma che ha integrato l’art. 4 del precedente Regolamento in materia disciplinare scolastica di cui al D.P.R. n. 249 del 1998, laddove viene disposto che “…le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l’esclusione dello scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di Istituto.” Nell’art. 4, comma 5 del D.P.R. n. 249 del 1998 è disposto che “Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano”. In linea di principio, ciò presume che la sanzione irrogata allo studente sia oggettivamente sorretta da congrua motivazione, che si fonda su adeguata istruttoria, condotta dall’Autorità scolastica mediante l’audizione del ricorrente e degli studenti autori dell'atto contestato.
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