Il contenuto della circolare n. è riservato.
Azioni della scuola per l’inclusione scolastica
L’Istituto è stato sempre particolarmente attento a porre in essere delle iniziative per facilitare il successo scolastico dei propri studenti. Tali attività si svolgono in continuità con quanto realizzato in particolare nell’ambito delle iniziative dell’orientamento in entrata.
Accoglienza degli alunni
Le attività, che si svolgono in particolare nel primo periodo di frequenza, sono finalizzate a:
- promuovere nella comunità educativa l’accettazione della diversità, come componente fondamentale della natura umana;
- favorire la partecipazione attiva e quanto più autoregolata dell’alunno;
- privilegiare una didattica collaborativa e dell’apprendimento sociale.
Interventi di supporto allo studio e motivazione personale
L’attività di supporto allo studio e motivazione a livello personale prevede uno spazio di ascolto rivolto a tutti gli studenti che ne facciano richiesta. L’intervento è finalizzato all’individuazione di situazioni di scarsa motivazione allo studio, di dubbi riguardo al percorso personale dello studente e di disagio-difficoltà ambientali, familiari o personali, che possono determinare casi di dispersione scolastica. In casi particolari, in accordo con la famiglia, gli studenti potranno essere indirizzati al Centro di Orientamento Regionale.
Accoglienza e integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES)
Uno dei punti fondamentali dell’offerta formativa dell’Istituto è quello di dare la possibilità ad ogni singolo studente di trovare un ambiente di apprendimento sereno e adeguato alla propria crescita personale. L’inclusività risulta essere un importante indicatore di efficacia e di equità dell’azione didattico-educativa perseguendo una politica dell’inclusione, in grado di rispettare i differenti stili di apprendimento e i diversi processi evolutivi dei propri studenti.
A tal fine vengono individuati i seguenti obiettivi:
- promuovere nella comunità educativa l’accettazione della diversità, come componente fondamentale della natura umana;
- favorire la partecipazione attiva e quanto più autoregolata dell’alunno;
- privilegiare una didattica collaborativa e dell’apprendimento sociale.
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
- Disabilità (Legge 104/92, Legge 517/77);
- Disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
- Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale (Direttiva Ministeriale 27/12/2012, Circolare ministeriale n. 8 del 06/03/2013);
- Scuola in ospedale e Istruzione domiciliare (D.lgs. n. 62/2017);
- Alunni stranieri.
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di vita e dell’educazione. Si manifesta in un funzionamento problematico in termini di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un piano educativo individualizzato o personalizzato.
Alunni con disabilità
L’accoglienza e l’integrazione degli alunni diversamente abili si realizza attraverso un approccio individualizzato, che permette al Consiglio di classe di riconoscerne e svilupparne le potenzialità in una comunità di pari con relazioni significative e solidali, stimolanti ed arricchenti per tutti. I docenti tutti, unitamente all’insegnante di sostegno, si prefiggono la formazione personale, culturale e professionale di ciascun alunno. In particolare, le azioni saranno rivolte a:
- adattare il curricolo e redigere lo specifico Piano Educativo Individualizzato (PEI);
- privilegiare un approccio funzionale, che miri a consolidare competenze spendibili nel quotidiano;
- sviluppare reti di sostegno e di tutoring attraverso gli opportuni contatti e la collaborazione con le famiglie, gli enti preposti e le associazioni;
- mantenere una certa flessibilità organizzativa;
- utilizzare strumenti informatici in dotazione della scuola
- adoperarsi affinché possano avere accesso a tutte le iniziative integrative del curricolo;
attivare specifiche azioni che mirino alla costruzione di un progetto di vita.
Per quanto concerne i bisogni personali, qualora se ne presentasse la necessità, nella distribuzione degli incarichi specifici, la Dirigenza affida ai collaboratori scolastici il compito di ausilio materiale agli alunni diversamente abili.
Alunni con disturbi evolutivi specifici
L’offerta formativa dell’Istituto prevede che ogni singolo abbia la possibilità di lavorare in un ambiente di apprendimento sereno ed adeguato alle proprie specificità. Per gli alunni con disturbi evolutivi specifici strumento privilegiato per la realizzazione di tale obiettivo è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo-didattiche.
Per gli alunni con Disturbo Specifici dell’Apprendimento (DSA) le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche da attuare con un’azione formativa individualizzata e personalizzata e con l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative.
Negli altri casi, come in caso di deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e iperattività (ADHD), si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e verranno indicati gli strumenti e le strategie didattiche specifiche che il Consiglio di Classe concorda di adottare.
L’attivazione del Piano Didattico Personalizzato è deliberata in Consiglio di classe, il documento viene firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia; quest’ultima componente autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili.
Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale
Pur non essendo in presenza di una problematica certificata o diagnosticata ai sensi di una norma specifica di riferimento, qualora il Consiglio di Classe rilevi un bisogno educativo speciale, generalmente limitato nel tempo, dovuto a situazioni molteplici e contingenti, può tener conto di tale svantaggio e mettere in atto specifiche strategie didattico educative. Tale situazione può essere ad es. quella degli alunni di recente immigrazione, che non hanno ancora appreso la lingua italiana, oppure di allievi che si trovano in una situazione sociale, economica o culturale difficile, che può avere effetti sul regolare percorso scolastico. In questo caso è necessaria una particolare attenzione educativa che si attua anche attraverso la compilazione e l’applicazione di uno specifico Piano Didattico Personalizzato (PDP), nel quale verranno inserite misure compensative e dispensative ritenute idonee a compensare la specifica situazione per un certo periodo di tempo. La compilazione di un Piano Didattico Personalizzato in tali casi non è quindi un obbligo, ma una decisione collegiale dei docenti del Consiglio di Classe.
Scuola in ospedale e Istruzione domiciliare (D.lgs. n. 62/2017)
Per studenti/studentesse che versino in particolari condizioni di salute, previo deposito della documentazione sanitaria e attivazione della specifica progettualità con l’Istituto capofila della Regione, è prevista un’attività di istruzione domiciliare o di scuola in ospedale (D.lgs. n. 62/2017). Si evidenzia che l’effettuazione delle lezioni al domicilio non costituisce un obbligo per il personale, tenendo conto della rilevanza della distanza chilometrica della residenza dello studente interessato dalla sede dell’Istituto.
La scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare rappresentano uno specifico ampliamento dell’offerta formativa, che si aggiunge alle opportunità di autonomia e flessibilità riconosciute alle istituzioni scolastiche, per assicurare l’erogazione di servizi alternativi agli studenti in situazione di temporanea malattia. Tali percorsi scolastici sono validi a tutti gli effetti e mirano a realizzare piani didattici personalizzati e individualizzati secondo le specifiche esigenze, affinché sia garantita a tutti la possibilità reale di fruizione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, anche a domicilio o in luoghi di cura. (cfr “Linee di indirizzo nazionali sulla scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare” del MIUR) .
Il servizio scolastico ospedaliero è assicurato agli studenti ricoverati nelle strutture ospedaliere con sezione di scuola ospedaliera, al fine di garantire il diritto di istruzione, nonostante la malattia. Esso permettere loro di vivere esperienze positive all’interno di un contesto in cui si sentano accolti e valorizzati, sostenuti nel percorso scolastico e di cura, accompagnati e stimolati ad apprendere. La scuola in ospedale è un servizio gratuito, statale, valido ai fini legali, attivo durante l’anno scolastico. Vi si accede sulla base della semplice richiesta e autorizzazione dei genitori. I docenti collaborano con le équipes dei reparti, le famiglie e la scuola, predisponendo attività didattiche personalizzate adatte alle condizioni psicofisiche degli studenti. Detto servizio è svolto nel rispetto delle esigenze di cura e dei temi di svolgimento delle terapie e delle prestazioni diagnostiche ed assistenziali. Nelle strutture ospedaliere, ove non sono presenti sezioni ospedaliere o docenti dell’ordine di scuola frequentato dallo studente, è possibile attivare progetti di istruzione domiciliare.
L’attività didattica svolta è riconosciuta dalla scuola di appartenenza ed è valida a tutti gli effetti: il docente ospedaliero registra e documenta gli interventi formativi, effettua prove di verifica e cura gli adempimenti relativi alla valutazione. La documentazione del percorso scolastico ospedaliero è di competenza della scuola ospedaliera, che la trasmette al consiglio di classe di appartenenza, all’atto delle dimissioni dello studente dall’ospedale e del suo rientro a casa, o, nel caso di mancata dimissione, al momento delle valutazioni periodiche e finali. Da tale momento, lo studente torna in carico alla scuola di appartenenza.
Nel caso, invece, in cui la durata della frequenza nell’anno scolastico sia prevalente nelle sezioni ospedaliere, saranno gli stessi docenti ospedalieri a procedere alla valutazione ed effettueranno lo scrutinio, previa intesa con la scuola di riferimento, che fornisce gli eventuali elementi di valutazione di cui è in possesso.
Qualora, infine, lo studente sia ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, potrà svolgere l’esame secondo le modalità indicate nell’ordinanza del MIUR di cui all’art. 12, co. 4 del D.lgs. n. 62/2017, per l’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione.
Il servizio di istruzione domiciliare può essere erogato nei confronti di studenti, i quali, a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari o in regime di day hospital che impediscono la frequenza regolare della scuola per un periodo non inferiore ai 30 giorni (anche non continuativi). L’attivazione del servizio potrà avvenire su richiesta della famiglia supportata da certificazione medica, rilasciata dal medico ospedaliero (C.M. n. 149 del 10/10/2001) o comunque dai servizi sanitari nazionali (escluso, pertanto, il medico di famiglia, aziende o medici curanti privati).
Il consiglio di classe dello studente elabora un progetto formativo, indicando il numero dei docenti coinvolti, gli ambiti disciplinari cui dare la priorità, le ore di lezione previste. E’ auspicabile contemplare l’utilizzo delle tecnologie e, qualora possibile, un’efficace didattica a distanza anche attraverso collegamenti in videoconferenza. Tale progetto dovrà essere approvato dagli organi collegiali competenti (collegio dei docenti e consiglio d’Istituto). La richiesta, con allegata certificazione sanitaria, e il progetto elaborato verranno presentati al competente Ufficio Scolastico Regionale che procederà alla valutazione della documentazione presentata, ai fini dell’approvazione e della successiva assegnazione delle risorse. In generale, l’istruzione domiciliare è svolta dagli insegnanti della classe di appartenenza sulla base della disponibilità dei medesimi.
Per gli studenti con disabilità certificata ex legge 104/92, impossibilitati a frequentare la scuola, l’istruzione domiciliare potrà essere garantita dall’insegnante di sostegno, assegnato in coerenza con il progetto individuale e il piano educativo individualizzato (PEI).
Valorizzazione delle eccellenze
L’attività didattica ed il modello organizzativo dell’Istituto sono orientati a valorizzare e promuovere attitudini ed aspirazioni di ogni soggetto, stimolandone le potenzialità e supportandolo nella costruzione delle competenze di cittadinanza e del proprio personale progetto di vita.
Azioni:
Introdurre la “personalizzazione”, intesa come:
- acquisizione di un atteggiamento educativo di valorizzazione/sollecitazione di tutte le potenzialità dello studente e delle differenze individuali (interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini, carattere, esperienze pregresse, aspirazioni)
- graduale diversificazione dei percorsi di apprendimento, affinché siano più significativi e produttivi per ciascuno e possano contribuire al successo formativo.
Utilizzare, accanto alle metodologie tradizionali consolidate, la metodologia didattica laboratoriale quale modalità operativa utile per la realizzazione di interventi su gruppi elettivi, di compito o di livello, finalizzati al consolidamento ed alla personalizzazione degli apprendimenti.
Proporre, nell’attività educativa e didattica, una vasta gamma di linguaggi (linguistico, corporeo, teatrale, musicale, informatico, multimediale ecc.) quali mezzi di espressione, comunicazione, apprendimento che possano sollecitare ed elevare tutte le dimensioni della persona umana.
La valorizzazione delle eccellenze avviene mediante varie strategie:
- partecipazione a gare, a concorsi locali e nazionali, ad attività di ricerca, di approfondimento e produzione di materiali;
- divisione delle classi per gruppi di livello;
- divisione delle classi in gruppi eterogenei (con l’ausilio ed il contributo degli studenti che si distinguono per impegno, profitto e partecipazione);
- utilizzo delle tecnologie
- Borsa di Studio della scuola
Easyteam.org SRL Amministratore
0