La Storia
La nostra storia
La Storia della scuola
La nostra Scuola accompagna i bambini dai tre anni fino alle soglie dell’adolescenza in un percorso armonico di crescita, umana e culturale. La struttura è accogliente e funzionale alle attività didattiche ed educative (aule luminose, laboratori, giardini, ambienti di recente ristrutturazione). L’istituto Sant’Ambrogio vuole essere luogo di relazione e di collaborazione con il Territorio, spazio di progettualità e di apertura agli stimoli culturali esterni. La scuola opera per valorizzare ogni alunno nella sua individualità, disvelandone attitudini e doti, lavorando sui limiti, orientando nelle difficoltà che ognuno inevitabilmente conosce nella sua crescita. Con le Famiglie il dialogo è sempre aperto, con i genitori si condivide la responsabilità e l’amore per l’educazione dei figli. Vi aspettiamo per vivere assieme questa esperienza, ricca ed affascinante.
Il nostro Istituto nasce negli anni ’60, con il nuovo Quartiere Sant’Ambrogio I: un ampio lotto delimitato da lunghi edifici residenziali che circoscrivono un vasto spazio verde destinato, secondo la volontà del progettista, ai servizi e alla vita collettiva.
Nel cuore del nuovo quartiere viene edificata la scuola primaria di via San Paolino (oggi trasferita in via De Nicola 40), mentre la scuola primaria di via De Nicola al civico numero 2, al centro del Quartiere Sant'Ambrogio II, è inaugurata il 1 ottobre 1972. Al lato opposto della stessa strada vi è una scuola materna i cui bambini troveranno in seguito ospitalità nella scuola dell’infanzia di via De Pretis, oggi anch’essa parte dell’istituto comprensivo.
Benché scuola di periferia, essa fu negli anni ’70 e ’80 laboratorio di progettualità, di idee e di innovazione didattica e metodologica.
Prima scuola elementare in Italia, nel 1986 realizzò uno scambio linguistico- culturale con una scuola di Sutton Colfield nel Regno Unito. Venti anni prima che lo studio della lingua inglese diventasse obbligatorio per legge, i nostri bambini già lo studiavano, sperimentando un laboratorio linguistico, per i tempi innovativo, donato dal comitato dei genitori.
Prima ancora dell’introduzione dell’Autonomia Scolastica negli anni ’90, la scuola seppe riempire di ideazione progettuale ogni spazio concesso dai previgenti regolamenti, mostrando grande apertura alle buone pratiche di cultura presenti all'esterno, accolte con intelligenza professionale in un quadro unitario di conoscenza.
Con molto anticipo rispetto al federalismo e all'autonomismo locale, si sperimentarono nelle classi elementi di lingua milanese e di cultura meneghina, e si avviarono progetti su temi di sostenibilità ambientale, di cultura locale di Milano, di conoscenza del territorio lombardo e del quartiere.
L’elaborazione e la pratica di cultura territoriale e ogni altra iniziativa di allargamento e potenziamento dell'attività dell'Istituto trovarono piena cittadinanza nel nuova documento istituzionale previsto dalla Legge sull’Autonomia: il Piano dell’Offerta Formativa.
Di anno in anno, tale documento si è perfezionato in un Piano di attività scolastiche sensibile alle nuove emergenze educative e attento alle sfide di un mondo globalizzato: la didattica laboratoriale, la didattica per progetti, la personalizzazione e l’individualizzazione dei curricoli rappresentarono i metodi e gli strumenti attraverso i quali la Scuola fu impegnata a valorizzare le diverse attitudini degli alunni, a superare le condizioni di svantaggio e il disagio di chi non riesce ad apprendere, di chi porta disabilità impeditive, di chi da straniero deve riconvertire le sue precedenti mappe concettuali.
Nel 2009 la Direzione Didattica della scuola di via De Nicola cambia e potenzia la sua stessa dimensione complessiva: si aggrega un ulteriore plesso di scuola primaria sito in via Barona n. 70; si annette la Scuola Media del quartiere, dando così completezza e unitarietà al ciclo formativo della scuola di base; di conseguenza lo stato giuridico muta in Istituto Comprensivo e dalle precedenti 580 frequenze si raggiungono oggi quasi 700 alunni dai tre ai quattordici anni - iscritti in 33 classi, distribuiti in quattro plessi scolastici - ad essi si aggiungono circa 100 docenti e 20 tra assistenti amministrativi e collaboratori scolastici.
Il nuovo nome per la rinnovata organizzazione diviene: Istituto Comprensivo Statale Sant’Ambrogio, situato nella periferia sud-sudovest della città, tra il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande.
Il patrimonio di buone pratiche educative maturate nel passato sopravvive e si arricchisce di nuove esperienze e metodologie innovative nel presente.
La storia della nostra scuola era e continua ad essere quella di una comunità di cultura, aperta al territorio, che si adopera a ricercare la qualità dell'apprendere nell'autenticità positiva e accogliente della relazione educativa.