Istituto Comprensivo Statale Carnate
Carnate (MB)
Camminare insieme per crescere e per conoscere
La storia della scuola
Fino al 1910 il paese di Carnate non era comune a sé e faceva parte del comune consorziale di Bernareggio.
Per gran parte dell’ottocento il comune aveva una certa autonomia in fatto di istruzione e ad esso spettava la nomina degli insegnanti e il funzionamento della scuola.
La scuola comunale era frequentata dai figli dei contadini, mentre precettori o istruttori privati si occupavano dell’educazione ed istruzione dei figli dei signori.
Rari erano coloro che conseguivano la licenza elementare, e spesso i bambini, dopo due o tre anni di scuola elementare , dovevano rimanere a casa perché impiegati nel lavoro dei campi o in filanda.
Alla fine dell’ottocento I fratelli Banfi, ricchi proprietari terrieri, presero possesso della villa signorile costruita dai conti Fornari a fine seicento, e poi appartenuta ai Prinetti. La casa padronale era il centro di un’intensa attività agricola e i nuovi proprietari diedero impulso anche alla bachicoltura.
Carnate divenne, così, sede di una grossa industria della lavorazione della seta di proprietà dei fratelli Banfi, che fecero costruire una filanda e un torcitoio. Tale attività fu avviata verso la fine del XIX secolo e proseguì fino alla fine degli anni quaranta del novecento.
Nel 1909 i Banfi fecero erigere l’asilo, vicino alla filanda, che ospitava circa 150 bambini, provenienti dalle famiglie operaie degli stabilimenti. Nel 1926 la gestione dell’asilo fu affidato alle suore Domenicane Imeldine.
La sede della scuola elementare, durante il periodo tra le due guerre e fino agli anni ‘50, era situata in Via Barassi e ospitava sei aule.
Agli inizi degli anni ‘60 le sei aule della scuola elementare si rivelarono insufficienti per un progressivo, anche se graduale, incremento demografico: nel giro di quindici anni la popolazione di Carnate era destinata a raddoppiare.
Nel 1961 venne definito un progetto di ampliamento per la scuola di altre sei aule con una spesa complessiva di 27 milioni di lire.
Nel 1964 la “Casa di maternità Carla e Carlotta Banfi”, fatta edificare dai Signori Banfi nel 1939 e che aveva svolto la funzione di consultorio gratuito, venne donata al Comune di Carnate. Il Consiglio Comunale accettò la donazione dell’edificio e di un’area di 1600mq con l’obiettivo di trasformare la “Maternità” in Scuola Media, di cui il paese era sprovvisto.
Nello stesso anno venne acquistato il terreno per il cortile delle Scuole elementari (1250 mq).
Nel 1965, per la costruzione della nuova mensa, il Consorzio Provinciale dei Patronati Scolastici concesse un prestito senza interessi di L.12.000.000, da rimborsare in 10 anni, tramite un contributo annuo straordinario di L. 1.200.000.
Tramite il Patronato Scolastico venivano gestite anche attività parascolastiche, quali il servizio di trasporto e l’istituzione di borse di studio per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori.
Nel 1966 la popolazione scolastica registrò ancora un aumento e il problema dell’ edilizia scolastica si impose. Per offrire spazi adeguati alla scuola elementare venne acquistato il terreno tra la scuola e il Comune (che allora occupava la palazzina di Via Pace); inoltre venne approvato il progetto di trasformazione dell’ex “Maternità” in scuola media. Venne infine approvato il progetto di massima della palestra per un costo di £. 70.000.000 , comprensivo dell’acquisto di 4.000mq di terreno.
Nel 1967 venne istituito un servizio di medicina scolastica. Fino al 1967 la Scuola Media di Carnate era una sezione staccata di quella di Usmate. In quell’anno si costituì un consorzio tra i comuni di Carnate e Ronco Briantino per ottenere l’autorizzazione di una scuola media autonoma che comprendesse gli studenti di Carnate (n. 148) e quelli di Ronco (n. 62).
Nel 1968 il numero di abitanti ammontava a 4.460 e il fabbisogno di aule scolastiche si fece impellente.
Il caso più urgente era quella dell'asilo sito in Via Bazzini. I signori Banfi, proprietari dell'edificio, avevano manifestato l’intenzione di cederlo o al Comune o alla Parrocchia. Tuttavia non era possibile procedere ad alienazione di beni, in quanto l’impero economico della famiglia Banfi era in profonda crisi, al punto che nel corso dell’anno sarebbe stato dichiarato il fallimento delle imprese economiche dei Banfi, che non sarebbero più riuscite a garantire il contributo economico per la gestione annuale dell’asilo. Inoltre la struttura, costruita nel 1908, era diventata insufficiente e necessitava di consistenti opere di riparazione.
L’amministrazione comunale inoltrò domanda per una scuola materna statale e stanziò il contributo, precedentemente a carico dei Banfi, per la gestione annua dell’Asilo.
Nel frattempo si individuarono le aree per i futuri edifici delle scuole, deliberando l’esproprio del terreno per la nuova scuola materna, la nuova scuola elementare e la nuova scuola media.
Nell’attesa, per far fronte alle necessità più impellenti delle scuole elementari, si ricavarono due locali: l’ambulatorio per il medico scolastico e un’aula per le attività pratiche-laboratoriali.
Venne, inoltre, approvato il progetto definitivo per la palestra con un preventivo di spesa di £ 57.000.000 più 10.000.000 per il terreno e 2.000.000 per le attrezzature.
Nel 1969, in attesa dell’accoglimento della domanda di istituzione e funzionamento della Scuola Materna Statale, si istituì la Scuola Materna Comunale, la cui gestione venne affidata alla Parrocchia, mentre il Comune si riservò il diritto di “alta sorveglianza”.
Occorse fronteggiare spese per manutenzioni e riparazioni (sostituzione impianto di riscaldamento) e venne acquistato l’arredo di due aule. Inoltre il Comune erogò un contributo di £600.000 per la gestione ordinaria.
Nel frattempo si scelse l’area sulla quale sarebbe sorta la nuova scuola materna (V. Bazzini- angolo via Barassi) e si bandì un concorso per la progettazione dell’edificio.
Il 1970 fu un anno decisivo per la realizzazione del progetto della scuola materna: tra i due progetti classificatisi primi ex aequo, tra i 28 presentatisi al concorso, il Consiglio Comunale selezionò quello denominato “Quadrifoglio” ideato dall’architetto Gelatti Mach De Palmenstein (costo preventivato £150.000.000)che venne incaricato del progetto definitivo.
In seguito alle elezioni del 7 giugno, la nuova giunta fu chiamata subito a deliberare in merito al contributo statale di £ 137.000.000 per la realizzazione della scuola media. Incaricati del progetto furono l'architetto L. Gerola e l’ing. E. Corti.
Il progetto, vincolato dallo stanziamento statale, prevedeva la costruzione del nuovo edificio in Via Magni, 2 che avrebbe ospitato sei aule didattiche, tre aule speciali, segreteria e presidenza, biblioteca, auditorium e palestra.
Il progetto, però, prevedeva la possibilità di un futuro ampliamento, per cui vennero destinati ulteriori fondi accantonati per 100 milioni. Nel frattempo, per sopperire alla maggiore necessità di spazi, si continuò ad usare l’ex “Maternità.
Per poter sostenere il mutuo per la nuova scuola materna venne aumentato il tributo dell’imposta di famiglia.
Nel frattempo la scuola materna comunale rimase senza il personale religioso, ritirato dalla casa madre. La parrocchia, di conseguenza, rinunciò alla gestione, che venne affidata ad un comitato di gestione Comunale con un aumento degli oneri a carico del comune.
Finalmente venne approvato il progetto tecnico esecutivo della nuova scuola materna. Del progetto “Quadrifoglio” si realizzeranno inizialmente due sole “foglie”: due unità autosufficienti, dotate ciascuna di due aule doppie, servizi e spogliatoi per ogni sezione, salone, locale per il riposo. Le due unità sono collegate al nucleo dei servizi(ingresso, cucina e direzione), mentre ogni aula è accessibile sia dal salone che dall’esterno.
Il costo dell’intera opera che includeva un’area di giardino molto vasta (14.000 mq) salirà a circa 240 milioni.
Nel 1971 venne redatto il progetto per gli impianti sportivi esterni alla scuola media:campi da tennis, campo di pallacanestro, pista podistica, mentre per quanto riguarda la Scuola Materna il Provveditore agli studi aveva accordato l’istituzione di due sezioni. L’anno successivo le sezioni della scuola materna diventeranno cinque e grazie ad un ulteriore finanziamento statale si realizzeranno altre tre aule e il corpo dei servizi annesso.
Il 21 ottobre 1972 venne proposto di trasferire gli uffici comunali in Villa Banfi e di destinare l’edificio di Via Pace, che ospitava il Municipio, alle esigenze scolastiche della scuola elementare, ancora affamata di aule Quando l’opera sarà terminata, si avrà un unico centro scolastico formato da due plessi, uno in via Barassi(13 aule) e l’altro in Via Pace(10 aule), uniti da uno spazio verde e da un cortile.
Nel 1974 la palazzina "ex Maternità", ancora adibita a scuola media , venne dotata di un laboratorio linguistico, costituito da una consolle di controllo e 32 postazioni con registratore, cuffia e microfono e terminarono i lavori di costruzione dell’Auditorium, che sarebbe stato utilizzato da tutta la cittadinanza per conferenze, dibattiti e riunioni.
Nel 1976 venne approvato un progetto di ampliamento delle scuole medie: costruzione di 10 aule didattiche, 4 aule speciali, oltre ad un ampio locale da destinare a Biblioteca scolastica.
Gli abitanti di Carnate avevano superato le 5.000 unità e i lavori di ampliamento della scuola media era divenuto improrogabile: le 10 aule normali e le 4 aule speciali verranno realizzate a sud del plesso esistente, chiudendo il cortiletto interno gradinato prospiciente l’auditorium, mentre nel vasto seminterrato troveranno sistemazione la Biblioteca e una piccola palestra.
Nel 1978, grazie ad un finanziamento statale l’architetto Gelatti Mac De Palmestein venne incaricato dell’ampliamento della terza “foglia” del Quadrifoglio per altre quattro sezioni.
Il complesso scolastico delle scuole medie, completato con l’ampliamento, venne dedicato ad Aldo Moro alla presenza del Ministro degli Interni, onorevole Virginio Rognoni.
Nel 1985 venne approvato il progetto per la nuova palestra che sarebbe sorta sull’area tra Via Italia e Via Barassi, di fianco alla scuola elementare, dalle misure regolamentari per permettere l’attività agonistica della pallavolo e della pallacanestro, con una tribuna di 350 spettatori.
Nelle aule della scuola elementare di Via Pace dovettero essere spostate per la necessità di procedere ad urgenti lavori di messa in sicurezza dell’edificio.
La sede della scuola primaria, considerato l’alto numero delle classi fu trasferito in Via Magni, sede fino ad allora della Scuola Media, mentre le classi di scuola media, ormai in numero inferiore a causa del calo demografico, furono trasferite in Via Barassi nella precedente sede della scuola primaria.
Fino all’a.s. 2000-2001 la scuola elementare, unitamente alla scuola elementare di Ronco B.no rispondeva alla Direzione Didattica.
La scuola media di Carnate con la sezione staccata di Ronco dall’a.s. 1976-77 e fino al 2000-2001 vide l’alternarsi dei seguenti presidi: Crippa Franco, Del Corno Luisa, Merendino Stabile, Luigi Grandi (incarico continuativo dal 1982 al 1992), Vera Castaldini (dal 2993 al 1999), Nadia Donelli.
A partire dall’a.s. 2000-20001 venne costituito l’Istituto Comprensivo e nel 2004-2005 la scuola media di Ronco sezione staccata di Carnate, fu inglobata con l'Istituto comprensivo di Sulbiate Ronco.
L’Istituto Comprensivo di Carnate ha visto il susseguirsi dei seguenti Dirigenti: Giorgio Motta; Stabile Berardino; Pizzi Gisella; Ottilia Gottardi (dall’a.s. 2004-05 al 2017-2018); Gabriella Fumagalli dall’a.s. 2018-19 all’a.s. corrente (2023-24).
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